Il sogno

Il sogno

Questo racconto è diverso dai precedenti che ho pubblicato su questo sito: dagli altri differisce per il fatto di non essere basato su fatti realmente accaduti ma di essere basato totalmente sul sogno.. un sogno erotico, la cui protagonista femminile è però reale ed utente di questo sito.

Premetto che non l’ho mai incontrata e che i sogni sono iniziati dopo aver ammirato tutti i suoi video e album…
sognando ad occhi aperti, per continuare i sogni durante il sonno…

Il sogno è iniziato con un incontro, nella città dove lei vive…
Appuntamento in un parco cittadino: lei arriva indossando un vestitino leggero e scarpe che lasciavano scoperti i suoi meravigliosi piedi…
Nel sogno li ho ammirati, accarezzati, toccati e leccati…

Non avendo il sogno le caratteristiche di tener conto dello spazio e del tempo, la continuazione è stata sopra ad un divano: leccavo ancora i suoi piedi ma la mano era sul suo ombelico: un meraviglioso ombelico che “chiedeva di essere leccato, baciato e ancora leccato”, il tutto mentre una mano accarezzava le sue gambe…

Sogno poi di leccarla… leccarle la “passerina” masturbandola, dita e lingua insieme dentro la sua meravigliosa “adorabile fessura”…
Ancora leccatine tra quelle labbra deliziose e umide…
Nel sogno sento i gemiti, la vedo muovere e ansimare…

Nel sogno le prendo nuovamente i piedi tra le mani: li bacio, li lecco, succhio una ad una le piccole e meravigliose dita…
Accarezzo il dorso di quel delicato piedino e, sognante ed incredulo, torno a leccare la “passerina” dolce e profumata.
Le dita la esplorano e la toccano delicatamente mentre la lingua si occupa del clitoride che contemporaneamente succhio…

Ora passo ancora a leccare e baciare i suoi piedi, delicatamente… sono bellissimi: lei, nel vedermi adorante mentre bacio e lecco quei meravigliosi piedi mi propone un “giochino” con loro.
Il tocco dei suoi delicati piedini con il mio “giocattolo” portano ad un ‘immediata” reazione… pochi movimenti dei suoi deliziosi piedini mi portano al culmine… e proprio in quel momento, purtroppo, realizzo che era stato soltanto un sogno.

Mi giro e rigiro nel letto, ma di riaddormentarsi non c’è la minima probabilità: il sogno era stato troppo eccitante.
Cerco invano i suoi meravigliosi piedini, la dolce passerina, l’ombelico… la sua pelle… insomma: Lei,

Ma trattandosi purtroppo soltanto di un sogno, seppur bellissimo, ma comunque solo sogno, me ne rimane il ricordo che ora tento di esprimere con un racconto: le parole però, raramente, riescono appieno a descrivere bene le emozioni provate